Poesia, la scrittura, ma anche la Storia e la fotografia. Francesco Zaccone, deceduto nelle ore scorse, amava descrivere il mondo contadino e gli avvenimenti quotidiani, quelli che per molti sono magari insignificanti, usando diverse tecniche artistiche.
Nei suoi versi dialettali, nei suoi scritti e nelle sue foto, le istantanee della cultura popolare e della vita di un’intera comunità, quella girifalcese. Gesti, tradizioni, volti, immagini che descrivono universi.
Tra le opere, “ I luoghi di Girifalco” e “Poveri verzi mia”, entrambi pubblicati dall’editore Ursini.
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