Catanzaro- Il Bilancio di previsione. Su questo fondamentale documento di programmazione economico -finanziaria si sono accapigliate maggioranza ed opposizioni, per settimane, in Consiglio Comunale. In questo stesso documento viene riposta, in gran parte, la possibilità di traghettare il Comune fuori dalle paludi in cui lo ha relegato lo sforamento del Patto di Stabilità. Maggioranza e opposizioni divergono naturalmente sul metodo e sulle applicazioni, ma ,per tutti, il riferimento resta obbligato. Il valzer delle cifre, però, non aiuta la comprensione da parte dei cittadini. Forse proprio perchè resasi conto di questo, l’amministrazione comunale ha cercato di spiegare.
“Il Bilancio comunale è l’atto programmatico più importante per la Città, perché traduce le volontà politiche del Governo Locale in scelte di indirizzo e distribuzione delle risorse”, ha scritto nella sua relazione introduttiva, in Consiglio Comunale, l’assessore al Bilancio, Filippo Mancuso, ” Il nostro deve fare i conti con due fattori fondamentali: i provvedimenti normativi riguardanti la fiscalità locale intervenuti nel corso degli ultimi anni, che hanno imposto tagli progressivi alla spesa di parte corrente e inasprito il saldo obiettivo del Patto di Stabilità e la rivoluzione introdotta dal Decreto Monti, i cui effetti principali si sostanziano, in particolare, nell’introduzione dell’Imposta Municipale Unica e nel drastico taglio del Fondo Sperimentale di Riequilibrio, introdotto nel 2011 in attuazione del processo di federalismo municipale, in sostituzione di precedenti trasferimenti statali”.
E il relatore prosegue : “Nei fatti l’introduzione delle norme anzidette si sono tradotte per il nostro Comune in circa 7 milioni di euro di entrate in meno nell’anno 2012, ai quali è necessario aggiungere la sanzione relativa allo sforamento del patto di stabilità per 2,7 milioni ” – aggiunge ancora Mancuso – ” Il bilancio 2012, quindi, deve fare i conti con queste minori entrate. Ed è in funzione di queste minori entrate che si è lavorato per cercare la quadratura”.
Il rappresentante dell’amministrazione Comunale passa poi ad un’analisi delle singole voci, a partire dall’Imu, tassa sulle abitazioni, che ha sostituito l’Ici.
“ll regolamento è praticamente standard, nel senso che non prevede agevolazioni particolari se non quelle che riguardano i disabili ricoverati in case di cura o di riposo ed i residenti all’estero” è scritto nella relazione, “L’aliquota per l’abitazione principale è passata dal 4 al 6 per 1000. Ciò non è stato fatto in modo superficiale ed automatico. In pratica si è analizzato il fatto che per una casa di 5 stanze in una zona semiperiferica e quindi con una rendita di circa 300 euro, una famiglia che ha 2 figli a carico va a pagare pressoché zero in virtù della detrazione di 200 euro per la prima casa e di 50 per ogni figlio a carico. Se invece non ci sono figli a carico si pagheranno circa 100 euro divise in due o tre rate, in pratica quanto si pagava prima dell’abolizione dell’ICI Prima casa”. Mancuso sottolinea poi come “Catanzaro a livello di rendite catastali, è una Città il cui patrimonio edilizio ha una rendite bassa rispetto a altri Capoluoghi di simili dimensioni urbane”.
Ancora su questa tassa : “Per quanto riguarda, invece, l’IMU sulle altre abitazioni ed immobili che non rappresentano l’abitazione principale, l’aliquota è stata portata dal 7.6 per 1000 di quella di base al 9.6 per mille. Questo è un aumento che inciderà fortemente sulle finanze di chi ha immobili oltre all’abitazione principale. Ma qui una considerazione è d’obbligo. Bisogna tenere presente che tali entrate finanziarie sono divise a giusta metà tra il Comune e lo Stato centrale. Diverso sarà il discorso per gli anni a venire laddove si decidesse di lasciare ai comuni tutte le Entrate per l’IMU. In quel caso si potrà effettivamente pensare di apportare modifiche verso il basso”.
Una precisazione dallo stesso Mancuso :In questo contesto si vuole far presente, però, che il 90 per cento dei comuni che ha approvato il bilancio 2012 ha aumentato l’aliquota delle seconde abitazioni, molti l’hanno portata al massimo cioè al 10.6 per mille ciò a comprova del fatto che i tagli hanno colpito tutte le amministrazioni indistintamente e che gioco forza, l’aumento dei tributi si è reso indispensabile.
Il documento passa poi all’analisi degli aumenti per le tariffe dell’acqua (+ 25%).” Catanzaro, comunque, da recenti statistiche elaborate da associazioni specializzate” si affretta a precisare Mancuso ” resta tra le città con le tariffe più basse”.
Per quel che concerne la TARSU ,tassa sui rifiuti(+10%),”l’aumento del 10 per cento consentirà all’amministrazione di coprire circa il 91 per cento del costo. Nel 2013 tale costo dovrà essere coperto al 100% (introduzione Tares)”: e sempre Mancuso a scrivere, annunciando un’altra tassa per il prossimo anno.
Cittadini storditi da nomi, cifre e – soprattutto- dagli aumenti? Niente paura, c’è una spiegazione a tutto ciò : ” Quindi aumenti necessari, obbligatori, in virtù, anche, di quello che è l’obiettivo primario di questa amministrazione, cioè il rispetto del Patto di stabilità” specifica l’assessore al Bilancio ” non rispettare il Patto di stabilità per il 2012 vorrebbe dire una sanzione sul Bilancio 2013 pari allo sforamento fra il risultato raggiunto e l’obiettivo prefissato (6,8 milioni), sanzione che andrebbe ad incidere pesantemente sul raggiungimento del pareggio finanziario del prossimo esercizio e probabilmente vorrebbe dire dissesto”.
E passiamo al capitolo spese. L’elencazione è lunga, ma val la pena di leggerla : ” si è già provveduto in questo scorcio di legislatura a dismettere alcuni fitti passivi per circa 300.000 euro; si stanno rinegoziando le tariffe dell’energia elettrica e della Telecom per adeguarle alla nuova ed obbligatorie convenzioni Consip dalle quali pensiamo di risparmiare circa 250/300 mila euro; è in fase di revisione il sistema di pagamento dell’Irap del nostro Ente che ci consentirà un recupero tra i 400/ e i 500 mila euro per quest’anno e di circa 200 mila euro all’anno a regime. Infine, alcuni capitoli di spesa, sono stati ridotti al minimo indispensabile tenendo sempre presente che non possiamo chiedere sacrifici alla gente e poi destinare somme cospicue ad iniziative ricreative, che, seppur utili, certamente non sono appropriati al particolare periodo”.
E adesso la ” ciliegina”. “Non è di poco conto anche la decisione di non destinare alcuna somma per i gruppi consiliari per il 2012. Di questo voglio dare atto a tutti i consiglieri, di maggioranza e di opposizione, per il loro senso di responsabilità perché nessuno, dico nessuno, ha sollevato il problema o ha manifestato insofferenza a tale decisione”.
Una politica virtuosa? – Vedremo. Intanto si arriva al nodo spinoso delle “Partecipate” comunali ed alla voce “Entrate”.
“Nel bilancio è stata prevista la ricapitalizzazione solo dell’AMC, ma decisioni importanti ci attendono anche per le altre Partecipate. Per quanto riguarda il fronte delle entrate questa Amministrazione, in ottemperanza ai principi di “buona amministrazione”, sta approntando un sistema di recupero delle somme pregresse dovute dagli utenti. Somme che possano portare al raggiungimento degli obiettivi finanziari prefissati e garantire allo stesso tempo l’equità fiscale. E’ ovvio, quindi, che nulla avrebbe senso sulla politica dei tributi, se al primo posto nelle cose da fare e da perseguire non ci fosse la lotta all’evasione dei tributi comunali”.
E si conclude qui la relazione esplicativa sul Bilancio firmata dall’assessore Filippo Mancuso. Abbiamo ritenuto di pubblicarne ampi stralci, in quanto sia l’importanza del documento, da un punto di vista oggettivo, sia la fonte di provenienza ,l’amministrazione comunale, garantivano quanto meno la possibilità di accedere a prime informazioni su misure che poi andranno a condizionare la vita economico e sociale cittadina. Informazioni che potranno essere integrate leggendo gli atti del Consiglio Comunale ( che sono pubblici) e le posizioni, su questo stesso argomento, da parte della minoranza.
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