A cena con gli amici o la propria partner. Pizzeria o ristorante e come unico referente il cellulare, possibilmente l’ultimissimo modello, per stupire lo sventurato seduto di fronte.
E’ sempre più facile incontrare persone con abitudini simili nei locali : si sta a tavola, con il dito sempre incollato sul telefonino ed in fondo, non si aspetta altro che poter tornare al proprio pc, al comodo e rilassante virtuale.
Sociologi e studiosi delle nuove, cattive abitudini italiche, ma non solo, da tempo mettono in guardia contro gli effetti deleteri che confondere realtà e virtuale possono provocare sui più piccoli. Ma il fenomeno è ormai diffuso a macchia d’olio anche e soprattutto tra gli adulti.
Un istituto specializzato, ‘Forsa’ ha condotto un ‘indagine a livello europeo ed i risultati confermano le peggiori previsioni. Tanto che l’84% degli intervistati, infastiditi da queste cattive abitudini, vorrebbe un po’ più di attenzione dagli altri. Invece, una persona su due dichiara di dedicare più tempo al telefonino che al proprio compagno/a.
Quattro intervistati ogni 10 sostengono di tenere costantemente d’occhio le notizie sul cellulare e -occorre dirlo?- non ci sono grandi differenze comportamentali tra coppie sposate o meno.
Quale sia l’attinenza tra una buona ‘capricciosa’ o ‘margherita’, il piacere di stare assieme alle persone care e la necessità di tenersi costantemente informato su ciò che avviene nel mondo, non ci è dato ancora di comprenderlo.
Nulla di cui stupirsi, in fondo. Non molto tempo fa, ma sembrano passate ere geologiche, negli stessi locali capitava spessissimo d’imbattersi in coppie, anche molto giovani, che in assordante silenzio incollavano lo sguardo alla soap o al programma d’intrattenimento che la tv trasmetteva a tutto volume nella sala.
Cambiati repentinamente i tempi, rimasta la stessa difficoltà di comunicazione interpersonale. Nonostante internet…
Alfonso Scalzo
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